Interramento ferroviario Andria
OPERA
Realizzazione dell’interramento della linea e della Stazione nel centro urbano di Andria e costruzione della nuova fermata Andria Nord (interrata)
COMMITTENTE
Ferrotramviaria SpA
IMPORTO LAVORI
79,00 M €
PERIODO
2017 – in corso
SERVIZI
Progettazione definitiva, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza, assistenza al RUP
STATO AVANZAMENTO
GRUPPO DI LAVORO
Progettista | Antonio Di Leo – Bernardo Grilli |
Coordinatore Sicurezza Progettazione | Nicola Attolico |
Direttore dei Lavori | Bernardo Grilli |
Coordinatore Sicurezza Esecuzione | Nicola Attolico |
Ufficio Direzione Lavori | Carmine Aloisio, Fabio Casaburi, Luigi De Palma, Giuseppe Capuzzolo, Luca Zinfollino |
Descrizione
L’intervento dell’interramento della linea ferroviaria di Andria, della stazione di Andria Centrale e della fermata di Andria Nord, si colloca con altri, in un Grande Progetto generale di potenziamento dell’offerta trasportistica ed infrastrutturale, operata dalla Ferrotramviaria S.p.A. nei comuni interessati dalla linea delle Ferrovie del Nord Barese.
Tale intervento è la risposta all’improrogabile necessità della città di superare la sua dimensione di città “divisa” in due; la città di Andria, infatti, convive da sempre con una densa maglia urbana, spaccata dalla presenza fisica della linea ferroviaria con inevitabili disagi, tra cui una viabilità su gomma complessa e poco efficiente a causa dei P.L. presenti, il costante inquinamento acustico generato dal passaggio dei treni a ridosso dei fabbricati residenziali e la pericolosità di una sede ferroviaria non protetta in molti tratti del percorso urbano.
L’intervento, in abitato di Andria, prevede l’interramento in trincea della linea a semplice binario dal Km 56+175,80 FNB fino al Km 59+225,42 FNB. Si configura nell’interramento della linea sotto l’attuale sedime con sviluppo in trincea e, puntualmente, in corrispondenza degli attuali P.L. di aree di riconnessione urbana di Parco IV Novembre e in prossimità delle Fermate, con sezione scatolare (soppressione P.L. e/o attraversamenti a raso), per uno sviluppo complessivo di 3049,95 metri.
Tale intervento comporterà la sistemazione urbana della viabilità adiacente e delle aree restituite alla città, nonché il potenziamento dell’accessibilità ai servizi ferroviari, dando una risposta definitiva ad un’esigenza contingente della città.
È altresì prevista la realizzazione di una nuova fermata ferroviaria (Andria Nord), oltre alla riqualificazione della stazione ferroviaria già esistente (Andria Centrale). In particolare:
- alla progressiva 57+338,57 (Andria Centrale) si prevede la riqualificazione della attuale stazione che diventa interrata con banchine viaggiatori da 168,40 metri;
- alla progressiva 58+502,91 (Andria Nord) si prevede una nuova fermata interrata con banchine viaggiatori da 121,60 metri.
Inoltre, l’intervento avrà cinque rilevanti ripercussioni:
- l’eliminazione di quattro P.L. che bloccano la permeabilità trasversale
- riorganizzazione della rete viaria carrabile a ridosso della linea ferroviaria
- realizzazione della pista ciclabile parallelamente all’attuale sedime ferroviaria
- sistemazione delle aree pedonali e a verde da destinare alla città nelle aree dell’attuale sedime ferroviario
- rifacimento dei muri di recinzione della linea ferroviaria
Per la realizzazione dell’intervento, dovendo utilizzare l’attuale sedime della linea ferroviaria, in un territorio altamente urbanizzato con opere ed edifici in stretta adiacenza alla linea, nonché a causa delle difficoltà logistiche da superare (rallentamenti, spostamenti provvisori della linea, ecc.), è stato necessario applicare soluzioni tecniche di alto profilo ingegneristico, anche al fine di ridurre al minimo sia le aree da espropriare, che la demolizione di pertinenze di edifici e/o opere che avrebbero un costo sociale enorme.
In corrispondenza degli attraversamenti attuali realizzati con P.L. si realizzerà il tombamento della linea in modo da garantire la permeabilità trasversale della città.
Nell’ambito della rigenerazione urbana della città di Andria, con il preciso intento di restituire alla città la propria immagine identitaria unitaria, si è deciso di dare a questa lunga infrastruttura ecologica verde, non solo un percorso di mobilità sostenibile, ma anche due grandi aree pubbliche a disposizione degli attori della mobilità lenta, ovvero due Ciclostazioni in due punti nevralgici del tracciato.
Questi due elementi entrano a far parte del palinsesto urbano, in cui i diversi attori interagiscono, rafforzando l’intento di riconnessione della maglia urbana, attraverso spazi di relazione e convivialità restituiti alla città.
Il progetto infrastrutturale diviene cerniera lineare grazie a una serie di scelte progettuali che portano l’infrastruttura e le sue componenti attigue a non essere subite dal tessuto urbano esistente, ma ad integrarsi e dialogare con esso.
Identificativi di questo atteggiamento progettuale sono tutte le riconnessioni ecologiche urbane di cui il progetto si compone:
- la lunga pista ciclabile con i suoi attraversamenti, di cui prima
- il Parco Urbano, simbolo emblematico del concetto di “riconnessione ecologica”, Parco IV Novembre
- le due Fermate della linea ferroviaria con i piani banchina interrati e le grandi piastre di riconnessione urbana della città
Sono state previste, inoltre, n. 2 stazioni di ricarica per bici elettriche da n. 3 postazioni ciascuna, dotate di sistemi antifurto, da installarsi rispettivamente nel Parco IV Novembre e nella Stazione di Andria Nord.
Con la realizzazione dell’interramento si libereranno notevoli quantità di aree che potranno essere restituite alla città come spazi di relazione e di socializzazione a servizio dei cittadini (e dei turisti) e da destinare alla mobilità sostenibile.
Un criterio generale che ha ispirato le scelte operate è stato quello della rigenerazione della c.d. “Natura di secondo livello” quella che si presenta spesso alterata dalle situazioni di abbandono, che diventa il tema centrale del “concept progettuale” abbinato ai nuovi interventi infrastrutturali sul territorio, nel quale il progetto si esprime. Vi è inoltre la compatibilità ambientale, espressa attraverso la riduzione dell’impiego delle risorse necessarie alla gestione delle aree verdi. Le stesse, tuttavia, rappresentano lo strumento attraverso il quale garantire la sostenibilità e la compatibilità paesaggistica dell’infrastruttura nel contesto in cui è inserita.
La pianificazione paesaggistica esprime, attraverso la costruzione degli spazi verdi, la componente natura del paesaggio urbano, avvalendosi di elementi vivi (piante e alberi) collegati al suolo, per costruire di pari passo alla progettazione urbanistica, gli spazi urbani vitali, con l’obiettivo di esaltare i benefici derivanti dall’incremento delle aree verdi urbane e periurbane.
Attorno alla “componente natura” si articolano molte delle tematiche di compatibilità e sostenibilità dell’opera infrastrutturale.
Le scelte operate in tal senso sono spesso ispirate da meccanismi bio-climatici propri degli ecosistemi naturali e costituiscono un esempio le aiuole drenanti inerbite (rain garden) e bacini di dispersione con o senza accumulo, il verde pensile, le tecniche di xeriscaping. l’inerbimento permanente con flora avventizia.